La storia dell'Istituto musicale ``Giulio Rusconi``
L’Istituto musicale “Giulio Rusconi” ha iniziato la propria attività nel 1976. Sotto la guida del Maestro Luigi Toja, organista e direttore di fama internazionale, l’Istituto ha condotto al diploma di Stato molti giovani. Alcuni di questi hanno intrapreso la via dell’insegnamento, altri quella concertistica, suonando in orchestre o gruppi cameristici di prestigio.
L’Istituto ha un taglio professionale ed un solido ed efficiente impianto organizzativo, che oggi si rinnova in risposta alla riforma dell’ordinamento dei Conservatori statali.
E’ in una sede prestigiosa, lo storico edificio di Casa Magnaghi, con aule insonorizzate e con una ricca dotazione di strumenti musicali: pianoforti, tra i quali un prestigioso pianoforte a coda Steinway, e un organo meccanico da studio. Inoltre nella sede dell’Auditorium “C. Maggiolini”, dove hanno luogo molte manifestazioni dell’Istituto, tra saggi, lezioni e concerti, si trova un organo meccanico a tre tastiere realizzato dalla ditta Pedrini.
L’Istituto inoltre offre agli allievi principianti numerosi strumenti in comodato d’uso, secondo disponibilità. Si avvale di insegnanti di comprovata capacità ed i programmi specifici vengono accuratamente calibrati su ciascun allievo.
Chi lo frequenta può così completare la propria formazione culturale con lo studio della musica, in un’ottica qualificante e progettuale. L’esperienza consolidata in tanti anni di attività è garanzia di successo.
Giulio Rusconi
Giulio Rusconi
Uno dei “preti sociali” della Diocesi di Milano, era nato nel 1876. A cento anni dalla nascita fu fondato e a lui intitolato da Luigi Toja l’Istituto musicale “Giulio Rusconi” di Rho, città dove, per più di mezzo secolo, esercitò il suo ministero.
Animato da radicata sintonia con le istanze di giustizia proprie del mondo giovanile, fece dell’oratorio un centro di formazione religiosa, culturale, politica e sociale, ben “consapevole che solo sulla base di convinzioni radicate, sicure e documentate, il cristiano può costruire e testimoniare la propria identità”.
(Angelo Robbiati, Giulio Rusconi, Centro Ambrosiano editore, 2001)
Per la crescita civile e culturale dei Rhodensi don Rusconi andò oltre [Lega del lavoro, Banca di Piccolo Credito di Rho ndr.] , generando una capillare costellazione di soggetti che sostenessero tutti gli aspetti della vita sociale della comunità locale: oltre al Corpo Musicale che don Giulio aveva costituito nel 1901, sorsero la Compagnia Filodrammatica, l’Unione Cooperatori, la Scuola di Canto Santa Cecilia (oggi Pueri Cantores), la squadra di calcio Victor, tuttora esistente, la Società Ginnastica Victor, l’Associazione Scoutistica Cattolica Italiana, il gruppo Esploratori Cattolici, l’Unione Giovani di Azione Cattolica, il Corpo di Avanguardia e tante altre associazioni. “E per dare un fondamento educativo e culturale ai giovani rhodensi dell’Oratorio don Rusconi gioca quella che ritiene la sua carta più efficace: il Teatro”.
(Piero Airaghi-MarioFumagalli-Paola Pessina. Eravamo in settemila… , Biblioteca popolare di Rho, 2016)
A sessant’anni dalla morte di don Giulio Rusconi, avvenuta il 7 dicembre 1962, sono ancora vivi i segni della sua instancabile operosità.
Luigi Toja
Luigi Toja
Si è diplomato in pianoforte, organo e composizione organistica al Conservatorio di musica “G. Verdi” di Milano. In seguito si è perfezionato in organo col M° Fernando Germani all’Accademia Chigiana di Siena, dove ha ottenuto due diplomi di merito ed il premio “Marco Enrico Bossi”.
Docente di Organo al Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza per un trentennio, ha svolto un’intensa attività quale concertista d’organo, chiamato a partecipare ad importanti festival internazionali in numerosi paesi europei (Austria, Cecoslovacchia, Jugoslavia, Spagna, Svezia, Danimarca, Finlandia, Francia e in particolare in Germania). La stampa lo ha classificato tra i migliori organisti d’Europa, grande interprete delle maggiori opere di J.S. Bach e M. Reger.
I suoi concerti sono stati registrati e diffusi da importanti stazioni Radio-Televisive. Nel 1992 ha partecipato al II Festival Organistico dell’URSS ed ha suonato a Mosca, Saratov, Konisberg e Tallin.
Organista titolare della Prepositurale di S. Vittore M. di Rho dall’età di diciotto anni, dal 1958 è stato direttore della Cappella Musicale Pueri Cantores. Dal 1967 al 1997 è stato direttore del Segretariato Nazionale Organisti dell’Associazione Italiana Santa Cecilia di Roma. Ha avuto l’onore del podio nella Basilica Vaticana a Roma; venne infatti chiamato a dirigere oltre diecimila cantori convenuti per l’80° compleanno di S.S. Paolo VI e, nel 1980, diresse oltre quindicimila cantori in una liturgia presieduta da S.S. Giovanni Paolo II, sempre in S. Pietro, per commemorare il primo centenario dell’Associazione Italiana Santa Cecilia.
Sotto la sua guida la Cappella Musicale Pueri Cantores ha rappresentato l’Italia nei Congressi della Federatio Internationalis Pueri Cantores svoltisi a Roma, Napoli, Madrid, Wurzburg, Hertogenbosch, Londra, Vienna, Bruxelles. In tournée si è esibita a Parigi, Praga Budapest. Nel 1990, su invito dell’Unione Compositori dell’URSS, ha partecipato al 1° Festival di musica corale a Mosca, esibendosi nella Sala grande del Conservatorio e nella Sala delle Colonne, con un programma che spaziava dal canto gregoriano alla polifonia, con autori quali Monteverdi, Palestrina, Bartolucci, Bettinelli. Con importanti orchestre ha eseguito musiche di Vivaldi, Bach, Haydn, Händel, Schubert, Cherubini. Ha registrato un programma di Monteverdi per la ORF in Austria ed ha consolidata la sua fama con registrazioni fonografiche di successo. Il Teatro alla Scala di Milano si è avvalso della collaborazione di Toja e del suo coro di voci bianche per l’esecuzione del Te Deum di Berlioz, della Terza Sinfonia di Mahler ed il Parsifal di Wagner, con direttori quali Abbado e Sawallisch.
Assieme alla moglie Emilia ha fondato l’Istituto musicale “Giulio Rusconi” , del quale è stato anche direttore sino alla grave malattia che lo colpì nel 2001. E’ morto il 10 marzo del 2010.
Il ruolo dell'Istituto musicale ``Giulio Rusconi``
nella vita culturale della Città di Rho
«Tutto è nato con la logica con cui dalla vitalità di un seme si sviluppa una pianta rigogliosa».
Così un articolo del settimanale Luce commentava la nascita, avvenuta il 19 settembre del 1976, dell’Istituto musicale intitolato a don Giulio Rusconi, iniziativa tra le più rilevanti dell’AICA, Associazione Iniziative Culturali e Artistiche, di cui era presidente l’avv. Antonio Romano.
L’idea di intitolare l’Istituto musicale a don Giulio Rusconi non è stata casuale, ma ha avuto molteplici motivazioni. Infatti l’Istituto è stato inizialmente ospitato proprio nei locali dove lui abitava e dove ha continuato per tutta la vita a svolgere la sua missione, così rilevante per l’intera Città, e nell’ambito della quale la musica ha da sempre ricoperto un ruolo di primaria importanza. Basti ricordare che nel 1900 don Giulio ha iniziato la sua attività rhodense proprio dando lezioni di musica ai componenti della Banda cittadina.
Cuore pulsante del nuovo soggetto culturale, suo ideatore e anima artistica, è Luigi Toja, che per quasi trenta anni ne è stato l’instancabile Direttore, favorendone, con l’altissima competenza professionale ed il profondo carisma personale, la progressiva crescita quantitativa e qualitativa. Al suo fianco una devota ed efficientissima organizzatrice: la moglie, signora Emilia Terruzzi.
L’idea fondante dell’Istituto musicale “Giulio Rusconi” era quella di offrire la possibilità di un’educazione musicale ai giovani rhodensi, a partire da quelli che già avevano indirizzato il loro talento musicale all’attività artistica del coro dei Pueri Cantores, ma ponendosi, nel contempo, un obiettivo ancora più ambizioso: quello di espletare una funzione sociale di primaria importanza. In un’epoca in cui le possibilità e le opportunità erano infinitamente inferiori rispetto a quelle di oggi, una scuola di musica poteva e doveva rappresentare anche un efficace strumento per accompagnare bambini e ragazzi lungo un percorso di crescita umana e culturale, ancora prima che musicale ed artistica. In coerenza con questo obiettivo fondante, fin da subito l’Istituto si è aperto ad allievi di tutte le estrazioni sociali, anche attraverso l’istituzione di numerose borse di studio per agevolare i giovani meritevoli appartenenti a famiglie in difficoltà.
Va ricordato che la nascita dell’Istituto è stata possibile anche grazie al contributo dell’allora Prevosto di Rho, monsignor Marco Agrati, che condividendone appieno gli obiettivi e le modalità operative, decise di mettere a disposizione la prima sede, ubicata in via De Amicis n. 7, in locali dello stabile che aveva ospitato il Cinema della Parrocchia di San Vittore, ristrutturati per l’occasione e resi idonei per la nuova funzione. Le prime classi ad essere attivate furono quelle di teoria e solfeggio, pianoforte, organo, violino, oboe e flauto traverso.
In seguito l’Istituto, necessitando di una sede più ampia a seguito della crescita progressiva, è stato accolto nella prestigiosa sede di Casa Magnaghi, in via Madonna 67, sempre messa a disposizione dalla Parrocchia di San Vittore. Negli stessi anni, per favorire le iniziative culturali dell’AICA e, tra queste, anche le attività musicali promosse dall’Istituto musicale “Giulio Rusconi”, è stato realizzato l’Auditorium “C. Maggiolini”, che è diventato la sede principale delle attività concertistiche, ospitando dapprima concerti d’organo e successivamente recital pianistici, musica cameristica e sinfonica.
Il M° Luigi Toja da subito intese dare ai corsi dell’Istituto un’impronta di estrema qualità, anche per consentire una prospettiva professionale agli allievi che decidevano di fare dell’attività musicale un vero lavoro. A questo scopo l’Istituto si è avvalso costantemente di docenti qualificati, oltre ad importanti artisti del panorama musicale nazionale, collaboratori di enti ed istituzioni prestigiose quali diversi Conservatori di Stato, l’Orchestra sinfonica nazionale della RAI di Milano, I Pomeriggi musicali, il Teatro alla Scala.
Nel 2008, a seguito dello scioglimento dell’AICA, per l’Istituto musicale “Giulio Rusconi” è iniziata una gestione diretta da parte della Parrocchia di San Vittore, nelle figure prima di Mons. Giampaolo Citterio, di Don Giuseppe Vegezzi, e attualmente di don Gianluigi Frova, Prevosto della chiesa prepositurale. Dopo il M° Toja, alla direzione dell’Istituto si sono avvicendati dal 2009 il M° Andrea Perugini e dal 2012 il M° Marco Pisoni.
In seguito alla riforma dei Conservatori, l’Istituto si è rinnovato e, rimanendo sempre fedele agli ideali educativi e di serietà originali, si è adeguato ai nuovi ordinamenti didattici. Da questo punto di vista, per certificare il percorso formativo pre-accademico, l’Istituto si è convenzionato dal 2014 al 2018 con il Conservatorio “Guido Cantelli” di Novara e ha operato in partnership con CPM Milano e Jardin musical di Lugano e Bellinzona. Dal 2019 si è convenzionato con la Scuola civica di Musica di Milano “Claudio Abbado”
L’offerta formativa è stata costantemente ampliata, con l’istituzione di cattedre di molti strumenti, dal corno all’arpa, dalla viola al contrabbasso, cercando di raggiungere, oltre alle fasce di età più consuete, anche quelle in genere meno coinvolte nell’apprendimento musicale. Per questo motivo è stato dato ampio spazio all’educazione musicale dei più piccoli, recentemente anche rivolta a bimbi da 0 a 24 mesi affiancati dai genitori, alle classi di propedeutica musicale in età prescolare e alla formazione di adulti, sia lavoratori che pensionati.
Tutti i generi musicali trovano ospitalità presso l’Istituto. Alla storica sezione di musica classica sono stati recentemente affiancati la sezione di musica moderna e il dipartimento di musica Jazz.
Viene favorita ed incentivata anche la fruizione collettiva dell’esperienza formativa musicale, mediante corsi di educazione musicale permanente e gruppi di musica d’insieme, corale e strumentale, che costituiscono, nei casi di miglior talento e di scelta del percorso accademico, il tirocinio indispensabile all’attività musicale professionale.
Oltre alla prevalente finalità formativa ed educativa, l’Istituto ha infatti da sempre curato la realizzazione di una offerta concertistica qualificata rivolta a tutta la cittadinanza. Dopo gli esordi sinfonico-corali diretti dal M° Luigi Toja, sotto la direzione artistica di Marco Pisoni l’Istituto ha dato vita a varie formazioni cameristiche, all’orchestra da camera Gli Archi del Rusconi e all’Orchestra sinfonica OSGR. I gruppi e i vari ensembles raccolti nel nome di don Giulio Rusconi tengono regolarmente concerti in occasione delle ricorrenze civili e religiose cittadine e raccolgono gli inviti ad esibirsi in stagioni ed eventi prestigiosi con grande successo di pubblico e critica. L’orchestra dell’Istituto, formata in gran parte da docenti, ex allievi, collaboratori della scuola, si è esibita nelle principali città italiane e in rassegne pluriennali nelle città di Bellinzona e Lugano in Ticino. In collaborazione con le masterclass musicali dell’Università di Milano – Bicocca si è prodotta in un concerto sinfonico per EXPO2015. Il 25 marzo 2017 ha suonato durante la S. Messa presieduta da Papa Francesco al parco di Monza, unica orchestra invitata, in occasione della visita del Pontefice alla diocesi ambrosiana, e davanti a circa un milione di persone, a rappresentare la Città di Rho.
Nel corso degli anni, l’Istituto musicale “Giulio Rusconi” è così divenuto un punto di riferimento fondamentale per la formazione musicale, sia per la Città di Rho che per i Comuni confinanti e dell’area metropolitana. Infatti decine di allievi raggiungono il Rusconi di Rho da Milano, da altre province lombarde e dalla Svizzera, proprio per seguire attività e corsi formativi di alto profilo e di attestata qualità.
Il bilancio di questi 44 anni di instancabile attività a servizio della comunità cittadina è senza dubbio positivo e completamente in linea con i principi educativi, sociali e artistici che ne hanno determinato la nascita. L’Istituto ha condotto centinaia di allievi a sostenere gli esami di Stato nei Conservatori; circa centocinquanta hanno completato la loro formazione accademica, ottenendo il titolo di studio finale e l’attestazione di professionista della musica. Molti di loro hanno intrapreso l’attività concertistica e quella dell’insegnamento. Ma ancora più rilevante è il fatto che diverse migliaia di cittadini rhodensi, di ogni estrazione sociale, frequentando le lezioni in Istituto hanno ampliato la propria formazione personale con l’educazione alla musica. A volte si è trattato di una esperienza durata anni, altre volte è stata più breve: sempre ha mantenuto una valenza positiva e, per tutti, un arricchimento personale significativo e duraturo.